martedì 18 novembre 2014

"Mai dire Napoli" Le interviste impossibili: il benzinaio dei Ponti Rossi (puntata 3 di 6)

Sono stato a lungo combattuto su quale video scegliere come terza puntata della serie "Mai dire Napoli" - Le interviste impossibili.
Alla fine ho deciso di dare spazio ad un fuoriclasse assoluto, anche lui molto noto al grande pubblico per il suo autocontrollo a rilascio progressivo: il gestore della pompa di benzina ai Ponti Rossi.
Questo personaggio è uno dei miei preferiti perchè incarna perfettamente uno degli stereotipi da me più studiati: il cosiddetto "scienziato napoletano". Lo scienziato napoletano è colui che sa un pò tutto senza sapere in realtà quasi nulla, una sorta di esperto di tutto e di niente, un "caso umano" che affolla le strade di Napoli fin da quando ci misero piede i primi coloni greci.

Saranno in pochi a non conoscerlo ancora.
Eccovelo nella sua più celebre e pacatissima arringa.
Come ogni prototipo del suo genere inizia bene finchè l'udire la sua stessa voce non lo ringalluzzisce facendogli perdere la pazienza e il self control.


Ma andiamo adesso all'analisi della sua splendida intervista.
Si parte come di consueto con l'introduzione della cronista che rompe il ghiaccio chiedendo:

- "Allora, io vorrei far parlare la gente perchè noi venimmo quanto tempo fa qui?"
(diciamo che già si parte "alla grande" con una domanda posta con costrutto quantomeno bizzarro, probabilmente frutto di intenti inizalmente diversi)

via con la risposta del benzinaio

- "15 giorni fa. Siete venuti e vi ho denunciato questa cosa che il ponte non (a) stava bene e vi dico ancora che non sta bene nemmeno nelle ringhiere perchè là purtroppo le ringhiere il ponte è stato fatto sbagliato. E ve lo dico io."
(Straordinario inizio, seppur ancora pacato. Si parte con la confusione tra magistratura e televisioni private. Il Nostro era convinto che fossero i cameraman di una rete privata napoletana a dover raccogliere le denunce dei privati cittadini circa le negligenze nei Lavori Pubblici. Pertanto tiene a precisare che 15 giorni prima dell'attuale visita lui aveva già provveduto a denunciare "questa cosa che il ponte non stava bene". Con ogni probabilità l'incomprensione si è avuta per colpa dell'eccessivo grado di istruzione della troupe televisiva che in seguito alla suddetta denuncia aveva avvisato il personale sanitario dell'Ospedale Cardarelli avvertendo che un tale Sig.Ponte aveva probabilmente bisogno di un medico perchè non stava bene. Arrivata in loco l'ambulanza ha trovato chiuso il ponte, ha constatato che non ci fosse alcuna emergenza sanitaria e avrà fatto rientro alla base per consentire ai portantini di vedere almeno il secondo tempo della partite del Napoli.
Ad ogni modo nessun problema perchè, come ci avvisa il prode benzinaio, "il ponte ancora non sta bene nemmeno nelle ringhiere, perchè il ponte è stato fatto sbagliato". Si prescive Risonanza Magnetica delle ringhiere per sospetta sbagliatura congenita del ringhieraggio.
Conclude con un perentorio "e ve lo dico io" che non lascia spazio a nessun'altra replica se non quella che di lì a breve si appresterà a fare la cronista).

- "Lei ha una pompa di benzina però mi sembra un tecnico"
(E' evidente l'ironia dell'affermazione, condita anche da una mezza risata che quasi le scappa mentre avanza il sospetto tecnicismo del benzinaio).

                                                       e qui parte il crescendo di Mozart...

- "Quasi un tecnico. Perchè io ho sentito parlare loro, perchè purtroppo stando qua io ho sentito parlare tutti loro...e automaticamente il ponte non è stato fatto bene. E' più stretto! E le ringhiere si trovano ancora in difficoltà per metterlo. Già hanno speso 70 milioni di €, non so, per fare il ponte. Io 50 milioni di €... 50.000 € di debiti ho fatto per tenere l'impianto aperto. Mò vuless sapè na cosa: stamattina se n'è carut' a strada, ve l'ho detto 15 giorni fa ca stu pont se ne carev'...MA CHE SANG E CHI V'E' MUORT ATA PASSAT'...ma o' vulit venì a verè stu spaccimm e pont!!! Ma io ve l'agg ritt', 10 anni ce vonn pè metter n'ata vota a via come si deve...ve l'ata magnat e sord'??? E i 50.000 € a me chi m'è dà ra pomp'???"
(E diamo inizio alle danze. Ecco lo scienziato napoletano, laureando in ingegneria civile "promiscui causa". Lui ha sentito gli ingegneri del comune parlare sul cantiere e gli operai al lavoro e pertanto adesso è QUASI UN TECNICO. Un pò come se io dicessi che, dal momento che sotto casa mia si trova una farmacia, AUTOMATICAMENTE, siccome io tengo spesso la finestra aperta e sento la farmacista parlare, SONO QUASI UN FARMACISTA. Pertanto gioite tutti perchè ognuno di noi è nell'ordine e sempre automaticamente: quasi un medico, quasi un avvocato, quasi un giornalista, quasi un allenatore di calcio, quasi un professore di matematica, quasi un barista, quasi uno speleologo, quasi una madre anche se è uomo, quasi Barbara D'Urso, quasi un padre anche se è donna, quasi un astronauta. Quasi tutto. Meraviglioso spaccato antropologico offerto dal nostro benzinaio, con la collaborazione della Italiana Petroli (IP). Grazie.
Potrei anche finire qui ma almeno non prima di aver fatto notare un altro vizietto dell'italiano (e pertanto del napoletano, che dell'italiano è ineguagliabilmente l'avanguardista assoluto). Intanto si danno i numeri parlando di spesa pubblica e dicendo che per fare un ponte di 20 metri sono stati spesi 70 milioni di euro, cifra immediatamente seguita dalla precisazione "NON SO" che lascia intuire la derivazione di questi numeri dal bussolotto della tombola...inoltre ognuno di voi potrebbe essere ingannato dalla forza di cotanta vibrante protesta popolare, pensando che qui c'è un popolo che si ribella agli sprechi del denaro pubblico. EH NO! Attenzione, non è così. Il virtuoso e controllatissimo benzinaio chiarisce subito che la protesta è squisitamente personale e privata chiosando "e i 50.000 € a me chi m'è dà ra pompa?".


Ecco. E' questo che deve colpire la nostra attenzione: ognuno se ne fotte delle esigenze del pubblico e della comunità. Anzi, una comunità neanche esiste nelle loro teste. Ci sono solo loro e i loro problemi personali (degnissimi di nota, per carità). Ma io non riesco a far passare inosservato il concetto che, sfuggendo la sensibilità del COMUNE, si finisce col perdere inevitabilmente anche l'interesse privato e personale.
E quando (se) il napoletano capirà questo avremo tutti il ritorno alla luce della più bella e importante città del Mediterraneo contestualmente a un vero RISORGIMENTO nazionale, non quella cosa posticcia da sussidiario di quarta elementare.

Viva Napoli!
Viva l'Italia!

"Comprendere i propri limiti significa evolvere verso la meta della vera conoscenza"
- Giambattista Vico -

Simone

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